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di Pierre Assante (Marsiglia)
FRANCIA, SECONDO TURNO: SCACCIARE SARKOZY DALL’ELISEO E CREARE LE CONDIZIONI PER UNA TRASFORMAZIONE SOCIALE DI FONDO E SOLIDALE IN FRANCIA E IN EUROPA E NEL MONDO! Continue reading
FRANCIA, SECONDO TURNO : SCACCIARE SARKOZY DALL’ELISEO E CREARE LE CONDIZIONI DI UNA TRASFORMAZIONE SOCIALE DI FONDO E SOLIDALE IN FRANCIA E IN EUROPA E NEL MONDO !
Questo primo turno delle elezioni presidenziali francesi segna un progresso della sinistra e un’ avanzata significativa della sinistra di trasformazione sociale con il Fronte della Sinistra (FRONT DE GAUCHE) di cui fa parte ed è coofondatore il PARTITO COMUNISTA FRANCESE.
Francois HOLLANDE ottiene 28,63 %
Il voto “utile” ha quindi funzionato
La sinistra anticapitalista che la destra e il patronato del CAC 40 volevano eliminare è rappresentata da Jean Luc MELENCHON, FRONT DE GAUCHE, che ottiene 11,11 %
Nicolas SARKOZY presidente uscente della destra leader con Angela Merkel della dittatura europea delle banche, BCE e FMI, ottiene 27,18 % quindi dietro a François HOLLANDE
Malgrado l’avanzata della sinistra, la guerra de poveri scatenata dalla destra e estrema destra ha prodotto i suoi effetti, e Marine LE PEN ottiene 17,90 %
François BAYROU, che voleva portare i centristi al secondo turno, con il 9,13 % è molto più in indietro del 2007.
Eva JOLY, VERDE, 2,31%, Dupont AIGNAN 1,79%, Philippe POUTOU N.P.A., 1,15%, Nathalie ARTHAUD L.O. 0,56 %, Jacques CHEMINADE 0,25%.
Questi risultati aprono la porta per scacciare al secondo turno delle presidenziali e nelle prossime elezioni politiche di Giugno (Législatives des 10 e 17 juin) la destra dal potere e combattere le idee dell’estrema destra e tutto il corteo di miseria e di dolore che esse hanno aperto in Francia in Europa e nel Mondo. E per costruire un’alternativa di sviluppo umano.
L’entusiasmo del FRONTE DI SINISTRA e lo slancio popolare che ha prodotto, sentito anche in Italia, deve concretizzarsi nella partenza di Sarkozy e della sua cricca e nel realizzare con il controllo popolare le misure contenute nel suo programma.
In particolare per quello che riguarda le misure economiche
Il programma di Jean Luc Melenchon e del Fronte di Sinistra è a volte caricaturato come un elenco di misure sociali irrealiste.
In realtà è piu’ irrealista voler continuare nella spirale austerità- recessione che getta l’Europa nel caos e nella disoccupazione di massa.
Questo programma contiene una vera coerenza e cio’ a due livelli.
1 Da una parte, contro la dominazione dei mercati ,si dà i mezzi finanziari e democratici per raggiungere i suoi obiettivi sociali
2 Dall’altra, lo SMIC ( salario minimo garantito) a 1700 euro lordi, l’aumento delle MINIMA SOCIAUX (prestazioni minime sociali), la pensione a 60 anni a tasso pieno, lo sviluppo dei servizi pubblici non rispondono unicamente a delle urgenze sociali.
Queste misure creeranno l’impulso necessario per uscire dall’austerità budgetaria e salariale.Salveranno le PME (Piccole, medie imprese) strozzate dal ristagno della domanda interna,dal dominio dei grandi gruppi e dalla chiusura degli sportelli dei crediti bancari.Esse permetteranno di pianificare in maniera democratica la transizione sociale ed ecologica che desideriamo ardentemente.
Per finire, ed è l’altra originalità di questa politica,essa produrrà una vera biforcazione dell’economia verso un nuovo modello di sviluppo, con la sicurezza del posto di lavoro e della formazione e di tutte le fasi della vita.
A questo proposito, la riduzione collettiva del tempo di lavoro permetterà di aumentare i margini di manovra per creare centinaia di migliaia di posti di lavoro, di rompere con la precarietà, di ridurre le disuguaglianze particolarmente tra uomini e donne, e creare un’altra concezione del benessere.
La biforcazione dell’economia passa attraverso degli investimenti per il futuro mettendo al centro gli impieghi di qualità e non si puo’ contare sui mercati finanziari per finanziarli.
Il Fronte di Sinistra ( FRONT DE GAUCHE) propone dunque di riorientare il credito bancario verso i progetti portatori di uno sviluppo ecologico e dell’impiego, della formazione, della ricerca.
Ci si appoggerà per questo su di un polo finanziario pubblico che associerà in rete le istituzioni finanziarie pubbliche,quelle che dovranno essere socializzate e la rete mutualistica ( in Francia la rete mutualistica è un insieme di associazioni no profit per la salute pubblica).
Una delle leve piu’ potenti per agire in questo senso sarà una ridefinizione radicale dello statuto, delle missioni e degli obiettivi della BCE.La BCE e le banche centrali nazionali devono poter, sotto controllo democratico, finanziare i deficit pubblici e ricomprare massivamente i titoli pubblici sul mercato secondario.Senza aspettare la modifica dei trattati che bisognerà intraprendere, possono già essere attivati dei margini d’azione,a livello nazionale come a livello europeo.
Questa nuova logica economica si appoggerà su una serie di misure fiscali (reddito massimo, progressività dell’imposta sul reddito, soppressione delle nicchie fiscali…) e regolamentari ( tassazione dei movimenti dei capitali, separazione delle banche di deposito da quelle di investimento, soppressione delle stock.options, divieto di prodotti speculativi pericolosi…). Essa si fonderà sull’esercizio di nuovi poteri economici dei salariati nell’impresa ( diritto di veto sospensivo e di contro-proposte appoggiate sulla mobilizzazione dei crediti bancari contro i piani di licenziamenti). Questo è uno dei pilastri della VIème République Sociale che noi proponiamo.
Questa nuova logica puo’ appoggiarsi sulle grandi forze sociali in Europa per riorientare le politiche economiche e cambiare il corso della mondializzazione allacciando nuove cooperazioni con i popoli dei paesi emergenti e in via di sviluppo.
Ci minacciano di uno scatenarsi dei mercati finanziari all’indomani delle elezioni.E’ appunto perché ha capito la portata di questa minaccia che il Fronte della Sinistra propone una nuova coerenza economica, sociale ed ecologica, appoggiata su delle misure precise per governare nei confronti delle banche e riprendere il potere ai mercati finanziari, produrre diversamente, condividere le ricchezze ed abolire l’insicurezza sociale.
La mobilizzazione popolare può sormontare questa minaccia e come in ogni momento storico troverà la via dello sviluppo di ciascuno nello sviluppo umano di tutti.
E’ verso una nuova civiltà piu’ umana, piu’ giusta piu’ entusiasmante che noi andiamo. La battaglia della Francia non è che una tappa nella battaglia per l’Europa dei lavoratori e non della finanza o del profitto privato.
Grandi battaglie solidali si sviluppano nel mondo affinché divenga finalmente coerente, pacifico e pienamente umano per riportare alla luce e alla realtà la bella espressione:”liberté,égalité, fraternité, solidarité”, “ici et partout” ( libertà, uguaglianza, fraternità, solidarietà qui e ovunque).
Per questo c’è bisogno che s’uniscano e la collera che monta nelle testa della gente e le soluzioni per l’uscita dalla crisi. Siamo all’inizio e la battaglia non fa che che cominciare. Un FRONTE di SINISTRA a 11% non é male, rispetto alle elezioni passate. Ma non basta. LA BATTAGLIA PER UN ORIZZONTE NUOVO DI LIBERAZIONE DEL LAVORO DALLA DITTATURA DEL DENARO-CAPITALE, COMINCIA.
Pierre Assante, Marsiglia, 23 Aprile 2012
P.S. I risultati sono definitivi. Cet article corrige les fautes d'italien du précédent.
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